Non riesco a dire di no, a farmi valere, è il mio carattere
Se forma parte del nostro carattere è perché è stato un comportamento appreso; non siamo nati così. “No” è una parola facile da imparare ma, dietro la fatica di esprimerla, si riscontrano spesso impedimenti emotivi: paura che gli altri si offendano o si allontanino, timore del conflitto o del giudizio dell'altro, preoccupazione che traballi la nostra immagine di persone buone e disponibili...
L'assertività ci aiuta a comprendere come possiamo farci valere, rispettando l'altro.
Mi capita di mangiare in modo compulsivo, anche se non ho fame. Ho tentato diverse diete ma non riesco a evitare “l'effetto yo-yo”
Il Disturbo da Alimentazione Incontrollata (Binge Eating Disorder), è molto più diffuso dell'anoressia o della bulimia, ma meno conosciuto perché viene scambiato per un problema di mancanza di volontà.
Al di là del diagnostico, l'alimentazione emotiva si manifesta in tanti modi: attraverso le abbuffate, la sindrome da alimentazione notturna, il piluccamento...
Sono tutte manifestazioni di un disagio, la punta dell'iceberg. Il comportamento alimentare si potrà modificare solo andando alla radice del problema, comprendendo cosa c'è nella base sommersa dell'iceberg (ansia, inadeguatezza, paura dell'abbandono...) per far sì che i cambiamenti del peso si mantengano nel tempo.
Da più di 20 anni mi occupo del disagio psicologico legato al cibo.
Expat ed emozioni
Per l'Italia siamo emigranti, per la Spagna immigrati. Restiamo migranti o expat -per usare un termine più “elegante”- in entrambi i paesi anche sentendoci “cittadini del mondo”, ben inclusi i integrati.
Conoscendo tutti e due i paesi e culture, il supporto psicologico agli italiani residenti in Spagna apporta un valore aggiunto alle sedute perché la problematica specifica, che motiva la ricerca di questo supporto, viene inserita nella condizione di un cambiamento di vita.
Anche nel caso che il trasferimento sia stata una scelta desiderata, è sempre un cambiamento.
Ogni scelta porta con sé la rinuncia, quando scegliamo, rinunciamo a quello che non è stato scelto. In questo contesto, possiamo provare nostalgia e sentire la mancanza, di piccole o grande cose: da quel prodotto o servizio impossibile da reperire, a quella certezza che davamo per scontata, a quella persona che sappiamo ne risentirà della nostra assenza.
È possibile dare senso a queste nostre emozioni, integrandole con l'entusiasmo e lo slancio iniziale, per cogliere a pieno la ricchezza del cambiamento
